Acqua di San Giovanni: leggende e benefici

Acqua di San Giovanni: leggende e benefici

La magia della notte di San Giovanni

Il 23 giugno, la notte che precede la nascita di San Giovanni Battista, è una notte magica, da sempre.

è questa infatti la notte in cui si celebrano riti propiziatori e purificatori.

La magia è legata al solstizio d’estate, che cade nel giorno più lungo dell’anno e in questo periodo la natura giunge al massimo splendore.

Nonostante la forte rinascita però, bisogna prestare attenzione agli eventi sfortunati come siccità, forti temporali o malattie delle piante, che rovinerebbero i raccolti.

Per scongiurare le avversità, ecco allora che, da tradizione antichissima, si fanno falò propiziatori che rappresentano il sole e si prepara l’acqua di San Giovanni per raccogliere la rugiada, che simboleggia la luna.

L’acqua di San Giovanni porta fortuna e prosperità grazie all’incredibile potenza dei fiori ed è in grado di proteggere i raccolti, allontanando le calamità.

Come si prepara l’acqua di San Giovanni

L’acqua di San Giovanni dunque si prepara per sfruttare la forza e la potenza di piante e fiori intrisi della rugiada degli Dei.
Si crede infatti che durante la notte di San Giovanni cada la rugiada degli Dei, capace di influenzare piante e fiori donando loro una particolare forza: il solstizio d’estate sarebbe la porta attraverso cui gli Dei fanno passare i nuovi nati, proprio sotto forma di rugiada.

La leggenda narra che questa acqua magica porti fortuna, amore e salute, e che sia capace di allontanare malattie e calamità e di proteggere i raccolti.

Per preparare l’acqua di San Giovanni bisogna raccogliere una misticanza di erbe e fiori spontanei. Nella scelta dei fiori e delle erbe non esiste una vera e propria regola. Generalmente ci si lascia ispirare dal proprio istinto scegliendo tra le specie che si hanno a disposizione.

Comunemente i fiori utilizzati (perchè disponibili in questo periodo) si utilizzano i fiori di iperico, lavanda, artemisia e malva e fiori e foglie di menta, rosmarino e salvia.

Ma anche i fiordalisi, i papaveri, le rose o la camomilla, in base alle fioriture presenti nel proprio territorio.

 

La mattina del 24 giugno, ovvero oggi, l’acqua di San Giovanni si utilizza per lavare mani e viso, in una sorta di rituale propiziatorio e di purificazione che porterà amore, fortuna e salute.

 

 

 

Fonte: https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/acqua-san-giovanni/

Foto: Canva

 

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