…Dolce Vipava… chicca

…Dolce Vipava… chicca

■ di Stelio Smotlak

Vipavska Dolina o Valle del fiume Vipacco. Una dolce vallata ricca di frutteti e vigne. Conosciuta anche come la California della Slovenia. Dalle pendici del massiccio del Monte Nanos si sviluppa lungo il percorso del fiume sino a Gorizia. Trieste è poco distante. Alcune decine di chilometri per scavallare il Carso e si è zona. Naturale varco di transito in direzione del bacino danubiano, conserva vive memorie di un ricco patrimonio storico-culturale, a partire dalle vestigia romane. La via Gemina passava di qua. In testa al carnet di visita non può mancare un borgo: Vipavski Kriz o Croce, o Santa Croce. Costruito su una collina e cinto da mura rivela scorci da favola. L’impronta medievale è ancora percepibile. Da una parte il castello ricostruito in epoca rinascimentale, dall’altra la Parrocchiale della Santa Croce. Chicca tra le chicche il Convento dei Cappuccini, custode di una preziosa biblioteca con volumi e manoscritti datati a partire dal Cinquecento. Per il resto, conviene lasciarsi portare dal cuore tra stradine, campi coltivati e rivoli vari. Così da poter godere del piacere della scoperta. A costo di perdere qualcosa di imperdibile le guide vanno lette dopo, a casa. Motivo in più per tornare. Dalla cultura alla coltura della vite. Le condizioni di coltivazione sono ideali, con terreni marnoso-arenacei e acqua in abbondanza. Diverse le aziende, pure molto quotate, e con vari stili produttivi. Sempre attente alla sostenibilità ambientale. Lungo la strada che corre parallela al fiume Branica, poco oltre la confluenza con il Vipacco, sulla riva opposta c’è la frazione di Saksid. Qui abita Tomaz Lisjak titolare dell’omonima azienda. Non ci sono indicazioni, ma basta chiedere. Ottimi vini, a un prezzo unico. Piace segnalare il tocai, appagante e nitido nei suoi sentori varietali. Imbottigliato quest’anno per la prima volta. Poi il pinot nero 2015, inconsueto quanto fascinoso. Ancora l’annata 2015 con un sapiente dosaggio tra merlot e cabernet franc. Stile francese di fantastica bevibilità. Quindi due millesimi ricavati dai vigneti di collina. Il terrasses white 2016. Tempra robusta per una originale malvasia ingentilita dal passaggio in legno. Ultimo, ma primo, il terrasses red 2013. merlot in purezza. Accarezza le meningi con inebrianti effluvi di tabaccoso sottobosco. Per tutto questo, e molto altro, la Vipaska Dolina merita una gita se non un viaggio.

Scorcio del fiume Vipacco.
Veduta della “Vipavska Dolina” o Valle del Fiume.

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