Montagna gourmet: la stagione dei rifugi di Skipass Cortina

Montagna gourmet: la stagione dei rifugi di Skipass Cortina

Dagli après-ski alle albe sulle Dolomiti, dall’osservazione delle stelle ai piatti tipici, passando per le maschere del folklore ladino e il benessere che solo la natura e gli scenari innevati sanno regalare. Viaggio nei rifugi del comprensorio di Cortina, tra prelibatezze culinarie, glamour, tradizione e wellness.

 

Cortina d’Ampezzo (BL), 5 dicembre 2018_Dopo una giornata trascorsa sulla neve, a pranzo, oppure tra una discesa e l’altra, impossibile resistere al fascino di un rifugio: si entra, ci si toglie guanti, berretto, occhialoni e sci e ci si rilassa, tra piatti caldi che profumano di buono, risate, musica e aperitivi. Che sia per un après-ski o per una semplice pausa golosa, i rifugi del comprensorio di Cortina rappresentano un’occasione preziosa per entrare in contatto con l’anima più autentica della località. Queste le novità e le “chicche” della stagione 2018-2019.

Proprio sulle piste raggiungibili da Socrepes quest’anno aprirà lo Chalet Tofane: un nuovo punto di riferimento per tutti gli sciatori ma anche per coloro che vogliono assaporare la raffinata cucina dello chef Graziano Prest, accompagnata dagli abbinamenti consigliati dal sommelier Kristian Casanova.
Non mancheranno, poi, le serate dedicate al divertimento, con après-ski, bollicine, cocktail e musica del dj Luca Noale del Moritzino.

Fra le grandi novità della stagione, anche il Masi Wine Bar al Col Druscié. Il locale, nato da una joint venture tra Tofana e l’azienda vinicola Masi, offrirà piatti gourmand e proposte di qualità che spaziano dalle cene a lume di candela agli aperitivi in quota, il tutto accompagnato da un bicchiere di vino dell’omonima casa vinicola. Quanto al vicinissimo e storico rifugio Col Druscié 1778, organizzerà anche quest’anno un grande classico come le Astrocene. Dopo la cena e l’aperitivo in terrazza, visita all’osservatorio Helmut Ullrich insieme agli esperti dell’Associazione Astronomica Cortina Stelle, per ammirare, con i telescopi, la magia del cosmo.

La Capanna Ra Valles, alias “la pizzeria più alta delle Dolomiti”, propone l’esperienza dell’alba tra le montagne: salendo comodamente in funivia a quota 2.475, si arriva in tempo per ammirare le prime luci dell’aurora e fare colazione con prodotti freschi del territorio davanti a un panorama unico. Una volta fatto il pieno di energia, si può sfrecciare sulle piste appena preparate, scoprendo l’ebbrezza di scendere per primi.
Per chi preferisce il tramonto ci sono invece gli appuntamenti “Ciaspe e gusto”: un aperitivo, una ciaspolata al chiaro di luna lungo un suggestivo itinerario e infine una cena al ristorante del rifugio.
Merita un “pit stop”, tra una discesa e l’altra, anche il Bar Freccia nel Cielo, dove rilassarsi in terrazzo godendosi un divertente après-ski in musica con gli amici.

Il Rifugio Faloria, a quota 2.123 metri, affacciato sulla conca di Cortina, si rinnova completamente, nello staff, nel menù, nelle proposte. Le prime sciate di stagione sono l’occasione perfetta per oltrepassare la soglia del locale e lasciarsi sedurre dalle sue gustose tentazioni e dai vapori profumati della sauna wellness, uno scrigno di benessere. In cucina la griglia è sempre la protagonista, ma le carni alla brace, quest’anno più che mai, rivaleggiano con i piatti della tradizione. Per chi ha poco tempo ma non vuole rinunciare a un pranzo goloso ci sono spuntini e piatti veloci.

Nel “regno” delle 5 Torri troviamo vari rifugi che si affacciano su panorami incontaminati. Lo Scoiattoli e l’Averau sono vicini, e condividono, in alcuni casi, proposte e iniziative. Ad esempio, ogni venerdì e sabato, propongono cene-eventi che uniscono l’emozione di una cena in quota a quella di un’immersione nel paesaggio innevato. I rifugi possono essere raggiunti con gli sci, in seggiovia e anche a cavalcioni di una motoslitta, su prenotazione. Di giorno sono meta ideale per una passeggiata con le ciaspole o con gli sci d’alpinismo.

Al rifugio Scoiattoli, in particolare, l’8 e il 28 dicembre tornerà il Winter Tour CÎROC, con dj set, musica e un free cocktail corner tutto da scoprire. Altra proposta esclusiva, valida per tutto l’inverno, la vasca botte in legno d’abete, riscaldata da una stufa a legna, dove rilassarsi nell’acqua calda sorseggiando champagne: uno scenografico momento di puro wellness. Quanto al rifugio Averau, parteciperà, domenica 9 dicembre, a “Krampus in pista”, originale festa in compagnia dei diavoli della tradizione ladina e tirolese. Le maschere scolpite nel legno sfileranno nei paesi e saliranno in rifugio, in collaborazione con Anpezo Teufel, gruppo folkloristico di Cortina.

Una proposta particolarmente suggestiva è quella organizzata dal gestore del rifugio Col Gallina. Accompagnati dai racconti vividi dei rievocatori storici in divise d’epoca, si possono scoprire i luoghi della Grande Guerra e visitare gli avamposti militari e le postazioni restaurate insieme a una guida alpina. Un percorso con le ciaspole ai piedi, della durata di circa un’ora e mezza, adatto anche ai bambini. Si parte al calar del sole per esplorare un territorio che porta le tracce di un passato burrascoso, e assaporare una merenda a base di salumi, formaggi e vino, per poi ammirare le stelle. Il Col Gallina propone inoltre una notte in una delle starlight rooms, speciali camere mobili in legno e vetro collocate in posizione panoramica vicino al rifugio, raggiungibili in motoslitta, con le ciaspole o in fat bike.

Altre proposte gastronomiche imperdibili sono quelle dei tre “balconi” panoramici che rispondono al nome di rifugio Fedare, al Passo Giau, al cospetto del monte Civetta, rifugio Angelo Dibona, davanti alla Tofana, e rifugio Pezié de Parù, adagiato in un bel pascolo innevato. In menù, il meglio della tradizione locale, dai classici casunziei ai canederli, dal gulasch di vitello allo strüdel.

Da non perdere anche il paesaggio unico che circonda il rifugio Col de Varda, sopra al lago di Misurina, a 2.106 metri di quota, punto di partenza ideale per immergersi, ciaspole ai piedi o con gli sci d’alpinismo, in un panorama che spazia dalle Marmarole al Sorapiss, dalla Marmolada alle Tofane, al Cristallo fino alla Torre dei Scarperi di Sesto, mentre alle spalle si trova il gruppo dei Cadini.

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