reportergourmet.com-La parola ai camerieri: i 10 comportamenti che i clienti devono evitare in ristorante La parola a camerieri ed ex camerieri di alcune catene di ristoranti. Quali sono i comportamenti e le situazioni più difficili e fastidiose che si trovano ad affrontare nell’orario di lavoro. Di Sveva Valeria Castegnaro

reportergourmet.com-La parola ai camerieri: i 10 comportamenti che i clienti devono evitare in ristorante La parola a camerieri ed ex camerieri di alcune catene di ristoranti. Quali sono i comportamenti e le situazioni più difficili e fastidiose che si trovano ad affrontare nell’orario di lavoro.  Di Sveva Valeria Castegnaro

Il decalogo delle buone maniere, una cosa ormai desueta, spesso dimenticata, ignorata o richiamata solo quando fa comodo. In verità le regole sono alla base della convivenza civile e della società sin dai tempi di Aristotele e della polis nell’Antica Grecia.
Non c’è momento di maggiore socialità e convivialità dello stare a tavola, ma considerati l’arroganza e il bullismo dei tempi e una vita troppo frenetica in cui la buona educazione e il galateo sono considerati demodè, lo stare a tavola è uno dei momenti più bistrattati e “maleducati” della giornata.
Alcuni dipendenti di famose catene di ristoranti, che sono solitamente le realtà più affollate, intervistati da “Insider” hanno elencato gli undici comportamenti che non si dovrebbero mai tenere al ristorante, a meno che, non si voglia vincere il premio del “più detestato dallo staff”.

1. Non presentarsi in un ristorante poco prima dell’orario di chiusura: se manca poco alla chiusura è buona regola andare altrove. Molto probabilmente, infatti, il team avrà già iniziato a pulire la cucina: piastre, piani, tavoli… Costringereste il personale a fare un doppio lavoro, ma soprattutto, lo costringereste a cancellare o posticipare gli impegni post-lavoro.
John Frigo, che lavorava in una catena di ristoranti, ha, infatti, affermato: “Il mio più grande fastidio quando si lavora nei ristoranti sono le persone che arrivano poco prima della chiusura. Se un ristorante è aperto fino alle 21:00 e arrivi alle 20:50, non solo lo staff deve aspettare che tu mangi e poi ripulire, ma, molto probabilmente, ha già pulito griglia, friggitrici e riposto le stoviglie”. Sempre Frigo consiglia di non entrare mai in un ristorante oltre i trenta minuti prima dell’orario di chiusura, un’ora prima sarebbe, poi, la cosa ottimale.

2. Divieto assoluto di fischiare, schioccare le dita o urlare per attirare l’attenzione del cameriere: sia che si sia cameriere o meno essere chiamati con uno di questi espedienti, è, a dir poco, sgradevole. “Il modo più rude e irrispettoso di attirare l’attenzione di un cameriere o di un qualsiasi altro essere umano è schioccare le dita o urlare. Odiavo quando i clienti cercavano la mia attenzione con” psst psst “, finché non incontravo il loro sguardo”, ha detto Aixa Bellido De Luna, ex cameriera di una catena di ristoranti per famiglie. Attirare l’attenzione di chi sta lavorando per noi con un “Mi scusi” o con un gesto cortese è davvero consigliabile.

3. Evitare di far correre i propri figli tra i tavoli: “Genitori che lasciano giocare i bambini tra i tavoli è un fatto che succede abbastanza spesso. Non solo fa sembrare maleducato il bambino e ancor più il genitore, ma è super pericoloso poiché il personale va dalla cucina al bar, ai tavoli con vassoi carichi di bevande e cibo caldo “, ha spiegato sempre De Luna. Questo lassismo dei genitori risulta pericoloso per il bambino, complica la vita ai camerieri, ma è anche fastidioso per gli altri commensali. Fondamentale è, inoltre, che i genitori accompagnati dai figli non scambino il momento al ristorante per delle ore di creatività in cui far giocare i figli con condimenti, tovaglioli o persino con gli oggetti di arredamento del ristorante.
Sempre De Luna, infatti, aggiunge: “È anche fastidioso quando i bambini giocano con quello che si trova sul tavolo. Perché i genitori non fermano il bambino quando vedono che ha aperto 20 pacchetti di zucchero?”

4. Non mettere fazzoletti o altri rifiuti usati sul tavolo: “Non lasciate un fazzoletto sporco sul tavolo. Questo non è solo disgustoso, ma è un modo per diffondere germi a danno di chi lavora costantemente con il pubblico”, ha affermato Melissa Roberston, ex cameriera di una catena di ristoranti italiana. Oltre che poco igienico è davvero un gesto irrispettoso verso chi sta lavorando per farci passare qualche momento di relax e piacevolezza.

5. Non lasciare troppo caos sulla tavola: se è vero che il bello di mangiare al ristorante è anche quello di essere serviti e riveriti, questo non dà il nulla osta per lasciare il “passaggio di un tornado” sul tavolo. “Molte persone si comportano così perché non devono partecipare alla pulizia dopo il pasto. Gettare cibo sul pavimento, mettere tovaglioli in bicchieri usati e lasciare immondizia in eccesso sul tavolo sono tutti gesti inaccettabili”, ha detto sempre la Robertson. Anche il comportamento contrario però è da evitare. E’ inutile impilare i piatti dopo aver finito di mangiare, si rischia di farlo nella maniera scorretta, mettendo in difficoltà il cameriere che li deve portare in cucina.

6. Dopo una giornata di shopping evitare di portare i sacchetti o altri oggetti ingombranti al ristorante: depositate da qualche parte i vostri sacchetti e sacchettini o valigie in modo che non siano di ingombro a chi sta lavorando. “Se si sono fatti acquisti quel giorno, non portare al ristorante le 17 borse per gettarle in una pila accanto al tavolo. Le borse sono un grave pericolo, sono di ostacolo quando stiamo prendendo le ordinazioni o portando cibo e bevande al tuo tavolo e a quelli vicini”, ha detto a Insider Kelly Reddington , ex cameriera di una famosa catena di ristoranti.
Se proprio non sapete dove lasciare la vostra valigia chiedete al personale, magari c’è un guardaroba o un luogo dove possono custodirla in sicurezza, senza intralci per nessuno.

7. Non ordinare o non parlare con il personale se sei impegnato in un’altra conversazione: oltre che dimostrare una mancanza di rispetto e di considerazione per chi hai davanti, è facile poi che ci siano degli errori nell’ordine. “Quando i clienti si rivolgono al personale di sala mentre sono al telefono, implicano che il membro dello staff non è importante quanto la loro telefonata”, ha detto a Insider il barista Johnny Welsh.

8. Non cercare di “hackerare” l’happy hour o altre formule di “offerta”: ordinare due cocktail invece che uno, perchè sta per finire l’orario dell’ happy hour, o ordinare per un amico che arriverà magari tra mezz’ora, è un comportamento davvero poco apprezzato . La caccia all’affare in queste situazioni è deprecabile e un po’ subdola. “Ogni tanto un cliente prova a ordinare due drink contemporaneamente perché è un minuto prima della fine dell’happy hour o cerca di ordinare per l’amico che sta arrivando. Questo può essere fastidioso”, ha detto sempre Welsh .
Molti locali dopo le prime esperienze, infatti, hanno deciso di mettere un limite ai drink ordinati per persona.

9. Non dare sempre colpa al cameriere o a chi si trova all’accoglienza se ti trovi ad aspettare molto il tuo tavolo: arrabbiarti con chi in quel momento sta lavorando non ti farà accomodare all’istante, a meno che tu non abbia prenotato ad un orario ben preciso. “Non è colpa del personale se le persone stanno cenando e desiderano prendersi il loro tempo per finire il pasto. Non è colpa del management del ristorante, se devi aspettare. È lo scotto da pagare per mangiare in un ristorante di una catena in un’affollata notte del fine settimana “, ha detto la Reddington.

10. Non dimenticare mai di lasciare la mancia: ricordati che in molti Paesi la mancia è parte dello stipendio, quindi lasciala! Negli Stati Uniti, per esempio i camerieri che ricevono almeno 30 $ di mance possono essere pagati con un salario minimo di 2,13$ all’ora, che è ben al di sotto dei 7,25$ del salario minimo federale. Così chi fa turni oltre che stancanti, spesso interminabili, si trova a ricevere uno stipendio con cui non riesce a sostenersi. De Luna aggiunge: “In molte catene di ristoranti, i camerieri alla fine del turno devono dividere dal 3% al 6% delle mance ricevute con i baristi e col resto del personale che ha contribuito a servire gli ospiti. Quando un ospite non lascia la mancia, il cameriere sta essenzialmente usando il denaro ricevuto da altri tavoli per compensare le vendite “.

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