Salvaguardare il presente per garantire un futuro: il messaggio dalle aule alle vette della School of Management dell’Università Bocconi, a Cortina d’Ampezzo con i manager di domani

Salvaguardare il presente per garantire un futuro: il messaggio dalle aule alle vette della School of Management dell’Università Bocconi, a Cortina d’Ampezzo con i manager di domani

Da sinistra: Roberto Rigoni Stern, Sindaco di Asiago; Gianpietro Ghedina, Sindaco di Cortina d’Ampezzo; Riccardo Bonadeo, One Ocean Foundation; Stefano Pogutz, Professor of Sustainability Management at Bocconi University; Daniele Moretti, caporedattore centrale di Sky TG24 e responsabile del progetto “Un mare da salvare”; Massimo Faraò, Marketing Director Audi Italia; Francesco Daveri, MBA Director SDA Bocconi School of Management; Valerio Giacobbi, CEO FIS Alpine World Ski Championship Cortina 2021; Federico Pippo, Professore di Finanza Aziendale SDA Bocconi School of Management.

 

SDA Bocconi School of Management e One Ocean Foundatio, in partnership con Audi Italia e con il sostegno di Fondazione Cortina 2021, hanno lanciato un messaggio forte intimando la necessità di azione per contrastare i cambiamenti climatici. A sottoscrivere l’impegno anche i sindaci di Cortina e Asiago, che in questa occasione hanno firmato la Charta Smeralda

 

 

Cortina d’Ampezzo, 21 marzo 2019_ Il futuro è adesso, ma rischia di non esserci più. Il giorno dopo la manifestazione mondiale ‘Fridays for Future’ – il grido studentesco contro il cambiamento climatico – di venerdì 15 marzo, che ha visto migliaia di studenti scendere in strada in duecento piazze italiane, anche Cortina d’Ampezzo ha mostrato la sua sensibilità nei confronti dell’ambiente. Dopo l’appello degli scorsi giorni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e sull’onda dello ‘Strike4Climate’, a Cortina SDA Bocconi School of Management e One Ocean Foundation, col supporto di Audi Italia e Fondazione Cortina 2021, hanno portato un messaggio forte. Parole tanto semplici quanto allarmanti: “Non c’è più tempo, è necessario agire”.

 

Messaggio raccolto, e accolto, con trasporto e impegno dal sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina e di Asiago Roberto Rigoni Stern, che in questa occasione hanno firmato la Charta Smeralda, codice etico per la condivisione di azioni e strategie a tutela dei mari. La firma è giunta a conclusione della Sustainability Conference promossa dall’ateneo di via Sarfatti in occasione della MBA Ski Conference and Competition. “Se l’oceano muore, muore il pianeta – ha dichiarato Riccardo Bonadeo, vice presidente di One Ocean Foundation – Noi oggi cogliamo questa opportunità per raccontare i disastri in corso negli oceani, e sottolineare come su questo tema siamo in armonia con il Comune di Cortina, uno dei primi in Italia ad essere impegnato a diventare plastic free, lodevole e lungimirante iniziativa”. L’appello di Bonadeo non è nuovo alla località ampezzana: la Fondazione Cortina 2021 aveva già firmato a gennaio la Charta Smeralda promossa da One Ocean Foundation, che a sua volta aveva firmato la Carta di Cortina. Sostenibilità, futuro, innovazione: i due documenti promuovono gli stessi valori per uno stesso obiettivo, quanto mai di attuale emergenza, mirato alla tutela ambientale e fruizione sostenibile del territorio. “La mission – ha sottolineato Bonadeo – è accelerare soluzioni riguardo l’inquinamento marino sensibilizzando leader internazionali, istituzioni, aziende. Tra le partnership di cui gode la fondazione, anche la Città di Venezia e la Marina Militare”. E ora si aggiunge Cortina, in un momento delicato e importante come la preparazione dei Mondiali di Sci del 2021. “Per i Mondiali opereremo nei principi della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente – ha affermato Valerio Giacobbi, AD della Fondazione Cortina 2021 – Si tratta di strategie reali e importanti per il futuro del turismo nella nostra regione, un turismo che dovrà cercare di ridurre l’impatto sull’ambiente”.

 

Fin dalla sua nascita la Fondazione è sempre stata in prima linea per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente; un’attenzione ribadita in occasione della Coppa del Mondo di Sci alpino femminile (18-20 gennaio 2019), con la scelta di affidare un messaggio forte proprio alle campionesse, stampando sui loro pettorali l’appello “Save our planet. Stop climate change”. La campagna di sensibilizzazione, già nel DNA di Fondazione, ha alzato il volume in seguito alla devastazione ambientale che il 29 ottobre scorso aveva colpito i boschi delle Dolomiti, quando il ciclone mediterraneo Vaia aveva investito il territorio e raffiche di vento fino a 150 km/h abbattuto moltissimi alberi. Ad essere drasticamente colpito era stato anche l’Altipiano di Asiago, come ha ricordato durante la Sustainabilty Conference il sindaco Roberto Rigoni Stern. “Lo scenario che prese forma il giorno dopo è stato tra i più devastanti sul nostro territorio. E’ ancora difficile quantificare la mole di materiale schiantato. Le prime stime parlavano di almeno 600 mila metri cubi di legname a terra: se si considera che normalmente in tutti i Comuni dell’Altopiano la massa annualmente tagliata ammonta a circa 35 000 metri cubi, è facile intuire l’entità del fenomeno. Un giorno c’erano i boschi, quello dopo non c’erano più”.

 

Ieri i boschi, domani gli oceani. E’ il rischio che si corre se non si interviene immediatamente e drasticamente. Lo aveva raccontato lo scorso giugno anche Daniele Moretti, caporedattore centrale di Sky TG24, nel suo reportage “Lo stato dell’Artico”, all’interno della campagna “Un mare da salvare”, del gruppo Sky per la sensibilizzazione ai problemi che l’uomo causa alla sua fonte primaria di vita: il mare. Riscaldamento globale e scioglimento dei ghiacciai, acidificazione degli oceani e perdita definitiva delle barriere coralline non sono più un orizzonte da temere, ma purtroppo realtà sotto i nostri occhi. Ecco perché i giovani sono chiamati all’azione, ed ecco perché i manager di domani giocheranno un ruolo cruciale nel destino del nostro pianeta. Esemplificativo, dopotutto, il titolo della conferenza di SDA Bocconi e One Ocean Foundation: “New business approach in an unpredictable natural ecosystem. How organizations can address the sustainability challenges of the 21st Century”. Organizzazioni, istituzioni, atenei: per salvare la Terra è necessario fare fronte comune.

 

“Serve un impegno serio – ha dichiarato Massimo Faraò, Direttore Marketing di Audi Italia – e serve che il knowhow tecnologico sia messo a beneficio comune. Noi lo stiamo facendo, ridefinendo il concetto di mobilità grazie alla strategia Road to zero emissions, che ci vede impegnati sia a livello strategico sia con interventi concreti sul territorio. Entro il 2025 Audi proporrà nei principali mercati mondiali dodici vetture completamente elettriche, con un terzo delle vendite rappresentato da modelli elettrificati per un investimento totale di circa 40 miliardi di euro. Audi Italia, a sua volta, contribuisce al piano di prodotto inserendo in gamma la prima delle vetture completamente elettriche già in questo mese di marzo ed è presente sul territorio come fornitore di soluzioni per la mobilità sostenibile trasformando le località nostre partner in laboratori di innovazione. Un approccio olistico al futuro della mobilità che si costruisce facendo sedere intorno allo stesso tavolo gli stakeholder locali e nazionali di un territorio, affinché ciascuno possa fare la sua parte”.

 

Ha proseguito sul tema dell’innovazione Stefano Pogutz, professore di Sustainability Management di SDA Bocconi e Presidente del comitato scientifico di One Ocean Foundation: “Le strategie e le azioni lungo la catena di valore partono dall’aumento dell’efficienza operazionale e dalla riduzione di scarti ed emissioni, ma bisogna ampliare tale efficienza attraverso la catena di approvvigionamento, includendo le comunità, e sviluppare prodotti e servizi innovativi o ridisegnare quelli esistenti rendendoli più sostenibili. E’ necessario trovare nuovi modi, business model se vogliamo, per garantire e riflettere valori capaci di cambiare alla base tutto il processo”. Le parole conclusive sono state affidate a Federico Pippo, Professore di Finanza Aziendale SDA Bocconi School of Management, che ha rilanciato il prossimo appuntamento di settembre, la MBA’s Conference and Regatta. “L’obiettivo di queste giornate – ha detto – è sensibilizzare i nostri studenti sui temi della sostenibilità ambientale”, sottolineando poi il ruolo delle istituzioni, e in questo caso di Bocconi, nella doppia volontà che contraddistingue l’ateneo: l’aspirazione di cambiare, e la volontà di eccellere. Perché, come afferma la giovane Greta Thunberg, “Non servono speranze ma azioni”. Per un futuro migliore, per tutti.

 

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